Messina, VI municipalità: nota dei consiglieri Costanzo e Biancuzzo in merito alla chiusura del reparto di Oncologia dell’ospedale Papardo

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota dei consigliere della VI municipalità Massimo Costanzo e Antonino Biancuzzo in merito alla chiusura del reparto di Oncologia dell’ospedale Papardo. 

 

“La notizia della chiusura del reparto di oncologia all’ospedale Papardo di Messina, unita alla riduzione dei posti letto in chirurgia vascolare, apparsa come un fulmine a ciel sereno sugli organi di stampa in data 02 ottobre, ha scatenato, oltre ad una forte indignazione nella popolazione, anche una dura reazione da parte della UIL. Il sindacato denuncia un grave attacco alla sanità pubblica, sottolineando come tali decisioni compromettano l’accesso alle cure per i cittadini e peggiorino le condizioni lavorative del personale medico. In un contesto già segnato da carenze strutturali e risorse limitate, la UIL accusa le istituzioni di una gestione inefficiente e richiede interventi urgenti per garantire il diritto alla salute e la tenuta del sistema sanitario locale.

Concordando con le preoccupazioni su rappresentate, e in considerazione che l’Ospedale Papardo rappresenta nella nostra città una delle realtà assistenzialistiche e occupazionali più importanti, ricadente proprio nel nostro territorio circoscrizionale, noi sottoscritti Consiglieri Costanzo Massimo e Antonino Biancuzzo chiediamo al Presidente Francesco Pagano, di inoltrare, con la massima urgenza, una richiesta di incontro al Presidente del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi, affiche si possa convocare un consiglio straordinario sulla tematica in oggetto, e nella quale si chieda di potervi partecipare come Consiglio, insieme al Sindaco, l’Assessore al ramo, la deputazione Regionale e i Dirigenti dell’Ospedale Papardo, al fine di comprendere le ragioni di questa scelta, che non può essere certamente oggetto di logiche dirigenziali o, peggio ancora, politiche, e soprattutto affinché si valuti ogni possibilità per ripristinare un servizio essenziale per la cittadinanza, e conseguente riapertura del reparto.”

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